Nome scientifico: Linum Usitatissimum
Famiglia: Linaceae
Il lino è una pianta erbacea annuale, fin dall'antichità ampiamente coltivata sia in Etiopia che in Egitto. I frutti sono costituiti da capsule contenenti semi di piccole dimensioni, di colore sfumato che va dal bruno scuro al giallo paglierino, a seconda delle varietà. Proprio dai semi ottenuti dal lino è possibile ricavare olii o farine che vantano numerose proprietà benefiche e salutistiche.
I semi di lino contengono una gran varietà di sostanze e fitocomplessi quali:
- Vitamine: vit. B1, vit. B2, vit. B3, vit. B5, vit. B6, vit. B9, vit. C, e vit. E.
- Minerali: calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio e zinco.
Sono inoltre presenti proteine, fibre alimentari, lignani e mucillagini, queste ultime in grado di favorire la motilità intestinale. È presente anche una buona quantità di lecitina, caratterizzata da un insieme di fosfolipidi particolarmente utili per il buon funzionamento del sistema nervoso centrale. Tra le sostanze di maggior rilievo presenti nei semi di lino vi sono: acidi grassi monoinsaturi (acido oleico), ed acidi grassi polinsaturi (acido α-linolenico capostipite degli ω3, ed acido linoleico capostipite degli ω6). Grazie all’importante presenza di sostanze biologicamente attive, e considerando l’equilibrato apporto di ω3 ed ω6, i semi di lino risultano particolarmente utili per preservare la salute del cuore, del sistema circolatorio, del cervello e soprattutto dell’intestino. La grande quantità di ω3 favorisce la stimolazione della produzione di tight junctions e di muco a livello intestinale, risultando particolarmente efficaci contro i danni provocati dalla colite ulcerosa.
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